Roma-Inter: la prima sconfitta di Juric tra rimpianti ed errori individuali

Roma-Inter: la prima sconfitta di Juric tra rimpianti ed errori individuali

ITALIA – La Roma subisce la prima sconfitta in Serie A con Juric, battuta dall’Inter per un errore decisivo di Zalewski. Il gol di Lautaro Martinez sancisce il 1-0 finale, in una gara dove i giallorossi hanno mostrato un possesso palla sterile e poche occasioni. Nonostante i cambi e il tentativo di reazione, l’Inter ha controllato il match, sfruttando al meglio gli errori avversari.

Roma-Inter doveva essere la gara in cui i giallorossi avrebbero dovuto far vedere la propria pasta, mostrando in campo tutta la positività e il “paradiso” che mister Juric aveva portato alla luce nelle proprie recenti dichiarazioni. Purtroppo, la Roma è caduta a casa sua e l’Inter ha conquistato i 3 punti, portandoli a Milano grazie a una rete decisiva di Lautaro Martinez al 60′. La partita, però, non è stata persa solo per la superiorità dell’Inter, ma a causa di due errori determinanti di Zalewski: prima, in un’occasione di 2 contro 1, ha sbagliato il passaggio decisivo per Dovbyk; successivamente, è scivolato malamente a centrocampo, permettendo all’Inter di lanciare il contropiede che ha portato al gol di Lautaro.

Sintetizzando, Roma-Inter si potrebbe riassumere così: la Roma paga a caro prezzo l’errore del singolo, in un contesto di gara in cui l‘Inter ha saputo attendere il momento giusto per colpire. Ma c’è di più. Gli uomini di Inzaghi, nei primi minuti, hanno dimostrato di essere una squadra superiore per qualità, senza mai soffrire veramente la Roma, per poi chiudere la partita con il gol decisivo nella ripresa. I giallorossi dal canto loro, ha mantenuto un buon equilibrio in campo, ma le occasioni create sono state poche: Sommer è stato chiamato in causa solo al 90’+5′ su un tiro da fuori di Soulé, mentre altre azioni degne di nota sono state un tiro centrale di Pellegrini e un quasi autogol del portiere svizzero.

Roma-Inter foto presa dal profilo Instagram @officialasroma

Il dato più positivo per la squadra di casa è stato il contenimento dell’Inter. Tuttavia, la solita Roma con tanto possesso palla sterile e poca incisività sotto porta ha mostrato i suoi limiti. Se Juric lamenta una mancanza di concretezza nei tiri e Dybala, messo a uomo su Bastoni, è costretto a giocare da regista, mediano e ultimo uomo in difesa, come nell’azione del gol di Lautaro, è evidente che qualcosa va sistemato.

Roma-Inter: Una sconfitta di rimpianti per Juric

Per Juric, RomaInter rappresenta la prima sconfitta in Serie A con i giallorossi, definita dal tecnico in conferenza stampa come “una sconfitta dei rimpianti”. Tuttavia, non emergono segnali evidenti di una crescita tangibile della squadra, nonostante l’impegno profuso. La Roma ha perso contro una squadra organizzata e cinica, ma il problema sembra risiedere più nell’assenza di soluzioni efficaci che nei momenti decisivi del match.

La prima frazione di gioco si è svolta senza che nessuna delle due squadre riuscisse a prevalere nettamente. L’Inter ha subito due infortuni importanti: Acerbi e, soprattutto, Calhanoglu, che è stato sostituito da Frattesi. Questo cambio ha portato Barella a giocare da mediano davanti alla difesa, ruolo in cui si è distinto per caratteristiche differenti rispetto al turco.

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Roma-Inter foto presa dal profilo Instagram @officialasroma

La Roma ha cercato di costruire con una precisa strategia. Angelino si allargava spesso sulla fascia, mentre Mancini e Ndicka si occupavano della copertura centrale. In fase di costruzione, Cristante arretrava per fornire un’opzione in più nella distribuzione del pallone. Anche Dybala e Pellegrini si abbassavano per dare supporto e cercare di verticalizzare rapidamente verso Dovbyk, che fungeva da punto di riferimento in attacco. Uno schema che ha prodotto la migliore occasione romanista sul finire del primo tempo, con Dybala che ha servito Pellegrini, il cui tiro è stato respinto da Sommer.

Quando la Roma non trovava spazi con la manovra palla a terra, l’alternativa era il lancio lungo su Dovbyk. Angelino e Mancini spesso si spingevano in avanti per creare superiorità numerica, ma la squadra è mancata di concretezza.

La fase difensiva e la gara di Zalewski e Dybala

In fase difensiva, la Roma ha cercato di mantenere un baricentro alto e di disturbare la costruzione del gioco interista. Mancini ha seguito da vicino Lautaro, mentre Ndicka ha marcato stretto Thuram non sfigurando affatto. Dopo i primi quindici minuti, Juric ha modificato la disposizione difensiva, spostando Cristante su Pavard e lasciando a Zalewski il compito di seguire Darmian. Tuttavia, proprio Zalewski è stato protagonista degli errori che hanno condannato la Roma: prima con un passaggio sbagliato in una situazione favorevole, poi con una caduta che ha aperto la strada al gol nerazzurro.

Roma-Inter foto presa dal profilo Instagram @officialasroma

Paulo Dybala ha giocato una partita di grande sacrificio, impegnandosi anche in fase difensiva. Ha seguito Bastoni per tutta la gara, comportandosi quasi come un difensore aggiunto. Questo lavoro, però, lo ha prosciugato di energie, limitandone l’efficacia in fase offensiva. Juric dovrà trovare una soluzione per evitare che il suo giocatore più creativo sprechi troppe energie in compiti difensivi. Tanto sacrificio, ma poca lucidità.

Roma-Inter foto presa dal profilo Instagram @officialasroma

Dopo essere andata in svantaggio, la Roma ha provato a reagire con i cambi. Juric ha inserito Le Fée, Baldanzi ed Hermoso, passando a un 4-2-3-1 con Celik, Mancini, Ndicka ed Hermoso in difesa. Le Fée e Pisilli (entrato al 53′ posto di uno spaesato Konèhanno preso posizione a centrocampo, con Soulé, Baldanzi e Pellegrini dietro a Dovbyk. Ma anche con questo nuovo abito tattico, la Roma non è riuscita a creare vere occasioni da gol, rischiando piuttosto di subire ulteriori contropiedi dall’Inter. Menzione speciale per Mile Svilar che tiene in piedi i giallorossi con diversi interventi prodigiosi.

Insomma, Roma-Inter si è conclusa con una vittoria dei nerazzurri, che hanno dimostrato maggiore solidità e capacità di sfruttare gli errori avversari. Per la Roma di Juric, questa sconfitta rappresenta un passo indietro, con tanti aspetti da migliorare, soprattutto in fase di costruzione e finalizzazione.

Stefano Gentili

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