Watcher: un grande thriller psicologico

Watcher: un grande thriller psicologico

ITALIA – Uscito al cinema lo scorso 7 settembre, Watcher è il thriller psicologico diretto dalla regista Chloe Okuno. Ecco una panoramica a 360 gradi del film con annessa la mia personale recensione sotto diversi aspetti.

“Watcher”, il thriller psicologico diretto da Chloe Okuno e uscito nelle sale italiane il 7 settembre 2022, è un film che sa mantenere alta la tensione dall’inizio alla fine. Interpretato da Maika Monroe, attrice già nota per il suo ruolo in It Follows, il film si presenta come un’opera lenta e claustrofobica, che indaga i temi della paranoia, dell’isolamento e della paura del controllo.

Trama di “Watcher”

La trama di Watcher si concentra su Julia (Maika Monroe), una giovane donna americana che si trasferisce a Bucarest con il marito Francis (Karl Glusman), per motivi di lavoro di quest’ultimo. Julia si ritrova ben presto sola e spaesata in una città straniera, senza conoscere la lingua e senza alcuna rete sociale. Presto inizia a notare un uomo inquietante che la osserva dal palazzo di fronte. La sua paranoia cresce quando viene a conoscenza di un serial killer, soprannominato “Il Ragno”, che si aggira nella zona, uccidendo giovani donne.

Nonostante le ripetute segnalazioni al marito e alle autorità, Julia non viene presa sul serio e si trova intrappolata in un crescendo di paura e sospetti. La domanda centrale del film è se Julia stia davvero essendo perseguitata o se tutto sia frutto della sua immaginazione, alimentata dall’isolamento e dall’ansia.

Atmosfera e Regia

Chloe Okuno riesce magistralmente a costruire un’atmosfera opprimente, dove lo spettatore, insieme a Julia, sente crescere una sensazione di disagio. Le strade grigie e piovose di Bucarest contribuiscono a creare un’ambientazione cupa e straniante, che riflette lo stato d’animo della protagonista.

Okuno utilizza una regia elegante e minimalista, concentrandosi sul volto di Maika Monroe per trasmettere la crescente ansia e paranoia di Julia. Il gioco di sguardi tra la protagonista e il misterioso osservatore diventa il motore principale della narrazione, in cui ogni piccola azione quotidiana si carica di tensione. Il film è un chiaro esempio di come, a volte, il non detto e il non visto possano essere molto più terrificanti degli atti di violenza espliciti.

Interpretazioni e Personaggi

Maika Monroe offre una performance eccellente, riuscendo a rendere il personaggio di Julia estremamente vulnerabile e al contempo determinato. La sua lotta interiore tra il senso di insicurezza e il bisogno di essere creduta è palpabile e tiene lo spettatore legato alla sua vicenda. Karl Glusman interpreta un marito distante, che, nonostante le sue buone intenzioni, non riesce a comprendere appieno la gravità della situazione vissuta dalla moglie, aggiungendo un ulteriore strato di tensione alla storia.

Burn Gorman, nel ruolo dell’enigmatico vicino, riesce a incarnare perfettamente l’archetipo dell’uomo sinistro, la cui presenza silenziosa è sufficiente a far sentire lo spettatore costantemente sull’orlo di un pericolo imminente.

watcher
Watcher

Tematiche

Uno degli aspetti più interessanti di Watcher è la sua esplorazione della percezione femminile della sicurezza e della fiducia. Il film mette in luce il tema della “gaslighting”, ovvero quando le preoccupazioni di una persona vengono sistematicamente minimizzate o ignorate, portandola a mettere in dubbio la propria sanità mentale. Julia è costantemente sminuita e non creduta, nonostante i segnali evidenti che qualcosa di inquietante stia realmente accadendo.

Inoltre, il film si interroga sul concetto di controllo e voyeurismo, con il personaggio principale che vive una costante sensazione di essere osservata e manipolata, non solo dall’uomo che la segue, ma anche dalla società che la circonda. Questi temi rendono Watcher un’opera attuale e profondamente radicata nelle paure contemporanee.

Aspetti Tecnici

Dal punto di vista tecnico, Watcher brilla per l’uso sapiente della fotografia e del suono. La fotografia di Benjamin Kirk Nielsen cattura perfettamente il senso di alienazione e isolamento di Julia. Si avvale di inquadrature ampie che mostrano la protagonista come una figura minuta all’interno di spazi freddi e asettici. Il design sonoro, composto da suoni ambientali sottili e inquietanti, amplifica il senso di minaccia costante, facendo sì che ogni rumore, ogni passo, sembri presagire qualcosa di sinistro.

Watcher merita di essere visto

Watcher è un thriller psicologico che merita l’attenzione di chi ama le atmosfere tese e i film che giocano con la mente dello spettatore. Pur non presentando particolari colpi di scena o azioni frenetiche, il film riesce a mantenere alta la suspense. Riesce a farlo grazie a una regia attenta e alle solide interpretazioni del cast.

Se siete alla ricerca di un film che esplora il lato oscuro dell’isolamento e della paranoia, Watcher è senza dubbio una scelta consigliata. Chloe Okuno si dimostra una regista promettente, capace di trasmettere paura attraverso l’ambiente e i personaggi. Il tutto regalando un’opera che rimane impressa anche dopo i titoli di coda.

Stefano Gentili

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