Anouk Aimee, addio alla mitica diva del cinema del secondo Novecento

Anouk Aimee, addio alla mitica diva del cinema del secondo Novecento

MONDO – Addio ad Anouk Aimée. La grande attrice francese si è spenta a 92 anni. Diva affascinante, concentrato di bellezza ed eleganza, è stata la protagonista di alcuni tra i più celebri film della seconda metà del Novecento, tra cui La dolce vita e di Federico Fellini e Un uomo, una donna di Claude Lelouch.

Ricordo di Anouk Aimee: un’attrice leggendaria. Nata nel 1932 a Parigi con il nome di Nicole Françoise Florence Dreyfus, figlia dell’attore francese Henri Dreyfus e dell’attrice Geneviève Sorya, Anouk inizia la sua carriera cinematografica giovanissima. Ha solo 14 anni quando il regista Henry Calef la incontra casualmente per strada e rimane folgorato dal suo fascino particolare. Così le affida il ruolo di Anouk nel film La maison sous la mer del 1947. L’anno successivo Marcel Carné la scrittura per La fleur de l’age, sceneggiatura di Jacques Prévert, che la ribattezza “Anouk Aimee”: Anouk, come il personaggio del suo film precedente e Aimée perché davvero “benvoluta” da tutti. Il film rimane incompiuto, ma ormai è nata una stella.

La consacrazione di Anouk Aimee

Dopo aver partecipato a diverse pellicole per tutti gli anni ‘50, arriva la consacrazione con il film La dolce vita di Federico Fellini, nel 1960, in cui Interpreta il personaggio di Maddalena, una donna aristocratica che accompagna Marcello Mastroianni nelle sue notti in giro per Roma. L’anno successivo ottiene un grande successo nella parte di Lola, nell’omonimo film diretto da Jacques Demy, personaggio a cui rimarrà fortemente legata: “Non so più dove inizia Anouk e dove inizia Lola, dove finisce Lola e dove finisce Anouk”, ripeteva spesso l’attrice. Tre anni più tardi, torna a lavorare per Fellini in , interpretando Luisa.

Anouk Aimee a 15 anni

Così l’attrice ricorda l’incontro con il grande regista: «Il primo incontro con Federico fu indimenticabile: nel suo ufficio mi guardava in un modo così intenso come solo Picasso, prima. Ero totalmente sedotta». Il grande successo della Aimée prosegue con il film del 1966 Un uomo e una donna di Claude Lelouche, accanto a Jean Louis Trintignant. Un film che è un inno all’amore, un successo planetario. Oscar e Globo d’Oro per la migliore opera in lingua straniera, Globo d’Oro per la migliore attrice alla stessa Aimée. L’indimenticabile protagonista del film è una vedova che lavora nel mondo del cinema.

Una figura incredibile per il cinema mondiale

Una donna elegante e innamorata, sofisticata e universale. Sul set di questo film l’attrice incontra anche Pierre Barouh, autore della colonna sonora, che diventa suo marito per qualche anno. Negli anni successivi lavora, con tanti altri registi italiani tra cui Vancini, Blasetti, De Sica, Risi, Bertolucci, Bellocchio che con il film Salto nel vuoto le permette di vincere nel 1980 il premio per la miglior attrice al Festival di Cannes.

Anouk Aimee
Anouk Aimee

Nell’86 recita nel sequel Un uomo e una donna vent’anni dopo, sempre diretta da Lelouch e di nuovo nel 2019 ne I migliori anni della nostra vita, nei panni di Anne e di nuovo con Trintignant in quelli di Jean-Louis. Ma sono tanti i film girati con registi francesi e stranieri come Aldrich, Lumet, Cukor, Skolimovski, Altman, Kaurismäki. Dopo 70 film e 3 mariti, (oltre a Barouh è stata sposata a 19 anni con il cineasta greco Nico Papatakis, da cui ha avuto una figlia e con l’attore inglese Albert Finney) si spegne una stella. Ci mancherà il suo sorriso ironico, il mistero del suo sguardo ammaliante e quel suo stile inimitabile che ha segnato tutta la sua carriera.  

 

Alex D'Alessandro

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