BOLOGNA – In scena al teatro comunale Nouveau ecco Don Giovanni di Mozart. Vi racconto lo spettacolo messo in piedi dallo scenografo e regista Alessandro Talevi.
Don Giovanni di Mozart è lo spettacolo più riuscito, fin ora, della stagione bolognese. Ottima la compagnia di canto: tutti belli e giovani, spigliati ed efficaci attori oltre che, in primis, capaci e preparati musicisti e cantanti. La direzione musicale mi è apparsa un po’ soffocata, ma credo sia principalmente da attribuire alla problematica acustica della sala del Comunale Nouveau, il ‘teatro’ dove hanno parcheggiato la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, in attesa della fine dei lunghissimi restauri (si parla di 5 anni) della splendida sede storica architettata dal Bibiena nel pieno centro della città.
Purtroppo non si è trovato un luogo migliore di quello del ex hub vaccinale, un distante padiglione fieristico, un enorme scatolone cementizio, ma senza un’altezza adeguata alle scenografie teatrali. Ne risulta un palcoscenico lungo e stretto e basso più adatto ad un cinemone che ad una complessa scena operistica. Ma tant’è. Dopo aver provato ad adattare allestimenti nati per altri palcoscenici ‘regolamentari’ con esiti infausti (come è accaduto per Il Trovatore), si è scelto di fare di necessità virtù, ideando scenografie proprio per quello spazio, lungo stretto e basso.
L’organizzazione dello spettacolo
Lo scenografo di questo Don Giovanni, Alessandro Talevi, ha pensato a cinque grandi cubi bianchi che si compongono in diverse angolazioni creando gli spazi giusti per l’azione melodrammatica. Un’eco delle antiche e blasonate scene classiche, un reticolato di vicoli che rendono plausibile lo svolgersi dell’azione. Si dimostra così che si può fare un pertinente e convincente lavoro con poco. Talevi è anche il regista che con intelligenza, e seguendo a pieno le indicazioni del libretto (meraviglia di Lorenzo Da Ponte, a cui non manca nulla…), ha diretto l’azione, l’espressione drammatica in tutte le sue declinazioni dal comico al tragico, perseguendo un giusto e difficile equilibrio.
Ne vien fuori un vortice che cattura lo spettatore e lo trascina nelle profondità dell’umano. Infinite sono le chiavi lettura del capolavoro di Mozart-Da Ponte. Gli eterni temi dell’amore, del tradimento, del raggiro, dell’abuso, della dedizione, dell’inganno, del piacere, della punizione…sono stati letti nel corso del tempo in innumerevoli modi, tutti suggestivi e nessuno esauriente. Perché i capolavori sono così, eterni ed sconfinati per la gioia di noi spettatori.
Don Giovanni di Mozart
teatro Nouveau di Bologna
dal 26 al 31 maggio 2024
direttore Martijn Dendievel
regia e scene Alessandro Tallevi
costumi di Stefania Scaraggi
luci di Teresa Nagel
video di Marco Grassivaro,
coreografie di Danilo Rubeca.
Nel cast il basso Nahuel Di Pierro Don Giovanni, il basso Davide Giangregorio Leporello, il soprano Olga Peretyatko Donna Anna, il tenore René Barbera Don Ottavio, i soprani Karen Gardeazabal Donna Elvira, Eleonora Bellocci Zerlina, che si alternano rispettivamente con Vincenzo Nizzardo, Francesco Leone, Valentina Varriale, Annibal Mancini, Alessia Merepeza e Letizia Bertoldi. Abramo Rosalen (Il Commendatore) e Nicolò Donini (Masetto). Maestro al Fortepiano è Anna Dang Anh Nga Bosacchi. L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
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