Città di EURO 2024: stadi leggendari e non solo

Città di EURO 2024: stadi leggendari e non solo

GERMANIA – Dal 14 giugno al 14 luglio dieci grandi stadi tedeschi accoglieranno le migliori squadre di calcio d’Europa e i loro tifosi. Amburgo, Berlino, Colonia, Dortmund, Düsseldorf, Francoforte sul Meno, Gelsenkirchen, Lipsia, Monaco di Baviera e Stoccarda attendono solo il fischio d’inizio. Grande sport, grandi emozioni, grande festa e un’occasione unica per riscoprirne l’anima naturalistica e culturale della Germania. Si comincia da Dortmund, Gelsenkirchen e Lipsia, che per prime ospiteranno gli Azzurri.

Città di EURO 2024? Scopriamole insieme. Nella prima fase l’Italia affronta l’Albania a Dortmund (15/06), la Spagna a Gelsenkirchen (20/06) e la Croazia a Lipsia (24/06). Tre stadi leggendari, tre città straordinarie di cui oggi l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (Deutsche Zentrale für Tourismus, DZT) vi presenta il volto meno conosciuto: Lipsia (Sassonia), che diede il “calcio d’inizio” alla rivoluzione pacifica che nel 1989 portò al crollo del Muro di Berlino, è anche una città di ricchissima tradizione musicale, mentre Dortmund e Gelsenkirchen (Renania Settentrionale-Vestfalia) sono straordinari monumenti di storia industriale, vere e proprie “miniere”, non di carbone ma di cultura.

Città di EURO 2024: Dortmund, calcio, birrifici e monumenti industriali

Oltre a Italia-Albania il 15 giugno, il BVB Stadion Dortmund (Signal Iduna Park) ospiterà le partite del 18, 22, 25, 29 giugno e 10 luglio. Lo stadio del Borussia Dortmund (81.000 posti a sedere) è il primo della Germania e il settimo d’Europa per grandezza. Un vero must per gli appassionati: il Museo nazionale del Calcio (German Football Museum) con moltissimi cimeli storici del calcio tedesco e internazionale. Presente il trofeo della Champions League e ampio spazio dedicato alla nascita e allo sviluppo del calcio femminile.

DortmundGerman Football Museum © GNTB Roland Goreki

Di Dortmund, città di EURO 2024, si conoscono perlopiù le miniere di carbone, le acciaierie e i birrifici. In realtà la città più grande della Ruhr ha una storia molto antica. Throtmannia, infatti, venne fondata nell’882 d.C. e fu un fiorente centro commerciale fino a metà Ottocento, quando subentrò rapida l’industrializzazione. Con la successiva chiusura di miniere e impianti siderurgici ha poi saputo reinventarsi brillantemente come polo universitario e centro tecnologico d’avanguardia specializzato in nanotecnologie per le scienze mediche. Oggi è anche una straordinaria oasi verde coperta da boschi, fiumi e laghi, campagne e splendidi parchi come il Westfalenpark e il Rombergpark.

Dortmund Emperor Wilhelm Monument in Hohensyburg © GNTB Roland Goreki

Non è finita qui

I suoi paesaggi urbani includono anche molti monumenti industriali “riconvertiti” come la skywalk a Phoenix West: l’originale passeggiata su quelle che erano le condotte del gas a 26 metri d’altezza nel vecchio impianto siderurgico regala una vista spettacolare sulla città. Lo specchio d’acqua ai suoi piedi è il Phoenixsee, con locali e ristoranti in lungolago e un bel percorso ciclopedonale (3,2 km) tutt’intorno.

Dortmund Dortmund U © GNTB Roland Goreki

Fra i simboli della città vi sono la torre della televisione Florian Tower (219 m) con terrazza panora-mica, e la Dortmunder U, l’ex birrificio dal gigantesco logo a U dorato che oggi, come centro culturale, ospita anche il Museum Ostwall e la sua collezione d’arte moderna con prestigiose opere di Chagall, Klee e Picasso. Tra i musei più originali di Dortmund vi è anche il DASA, premiato già nel 1996 come miglior museo delle nuove tecnologie e dell’industria in Europa (superficie espositiva: 13.000 mq) con mostre incentrate sul mondo della sicurezza e della salute sul lavoro. Fra i luoghi più pittoreschi, infine, vi sono i quartieri Kreuzviertel, Kaiserviertel e Saarlandstraße con ristoranti, birrerie, localini e negozietti originali. Da ricordare il porto fluviale sul canale Dortmund-Ems che collega la città al Mare del Nord.

Città di EURO 2024: Gelsenkirchen, dalle miniere di carbone alle miniere di cultura

La Veltins-Arena (o Arena AufSchalke) di Gelsenkirchen, città di EURO 2024, ospiterà la partita della nazionale italiana il 20 giugno contro la Spagna. Sarà teatro di altri incontri il 16, 26 e 30 giugno. “Casa” del leggendario FC Schalke04, la grande squadra fondata nel 1904 di cui ospita anche il museo, lo stadio con oltre 60.000 posti a sedere inaugurato nel 2001 si distingue sia per la copertura retrattile, che garantisce condizioni di gioco ottimali anche in situazioni metereologiche difficili, sia per il campo di gioco retrattile, in grado di scivolare sotto la struttura dello stadio in meno di 4 ore, in modo da non danneggiare l’erba durante i concerti e gli altri eventi non sportivi.

Gelsenkirchen Veltins Arena © GNTB Stadtmarketing GE

Come altri centri della regione della Ruhr, anche Gelsenkirchen si è sviluppata rapidamente nel XIX secolo trasformandosi da centro agricolo in città votata all’industria carbonifera e metallurgica, tanto che le sue ciminiere sempre attive le valsero il nome di “città dai mille fuochi”. Dopo la chiusura dell’ultima miniera di carbone, nel 2000, ha scelto di valorizzare il suo passato minerario in chiave green trasformando, ad esempio, luoghi quali le discariche minerarie Rheinelbe e Rungenberg in due siti di particolare importanza paesaggistica e culturale, tappa della Strada della Cultura industriale della Ruhr che proprio quest’anno celebra il 25° anniversario della sua istituzione.

Gelsenkirchen Nordstern Tower in Nordsternpark, Nordstern Colliery © GNTB StadtmarketingGE;StadtmarketingGE

Altri tesori della zona

Per conoscere la città e i suoi tesori si parte dal Nordsternpark, vecchio complesso minerario riconvertito in parco grazie alla Mostra nazionale di floricoltura e giardinaggio. Il “Bundesgartenschau 1997”, infatti, lo arricchì di percorsi ciclopedonali e palestre di roccia, di un anfiteatro per concerti open-air con oltre 6.000 posti in piedi e di un moderno ponte ciclopedonale appeso a due giganteschi archi rossi sul canale Reno-Herne, e di belle vedute dall’alto dei suoi 36 metri.

Gelsenkirchen Nordstern Tower in Nordsternpark, Nordstern Colliery © GNTB Stadtmarketing GE;StadtmarketingGE

Sul canale è rinato come porticciolo turistico anche l’ex scalo mercantile Graf Bismark Hafen, vicino al quale si trova oggi un grande parco molto amato dalle famiglie: lo Zoom Erlebniswelt con paesaggi e animali di varie regioni del mondo, dall’Alaska all’Africa e all’Asia. A “misura di bambini” è anche il moderno museo del Rinascimento con sede in uno degli edifici più antichi della città, il Castello di Horst. Il fascino di Gelsenkirchen, gastronomia regionale e shopping inclusi, si ritrova poi sulla Bochumer Straße e nel quartiere di Buer, con il bel castello di Berge dai giardini alla francese e la chiesa di S. Urbano.

Da vedere nei dintorni: la regione della Ruhr

Da regione votata all’industria pesante a grande polmone verde. Molti dei grandi siti industriali della Ruhr sono stati valorizzati come centri di cultura. Oggi le sue 53 città vantano ben 1.000 monumenti industriali, 200 musei, 250 festival, 120 teatri… A Essen, ad esempio, si può visitare l’ex complesso industriale Zeche Zollverein (Patrimonio UNESCO dal 2001). I suoi giganteschi impianti dalle strutture di acciaio e cemento in mezzo al verde dei boschi ospitano anche concerti e mostre temporanee, il Museo della Ruhr e il Red Dot Design Museum, “tempio” del product design.

Essen Museum at the heritage-protected colliery Zollverein © GNTB Francesco Carovillano

Nella cittadina di Oberhausen è tornato a nuova vita quello che fino al 1988 era il Gasometro più grande d’Europa. Gli spazi espositivi nella torre alta 117 metri accolgono installazioni di artisti di fama mondiale, e dal 15 marzo al 30 dicembre di quest’anno dedicano una spettacolare mostra al “Pianeta Oceano”. A Bochum, invece, si trova il Museo nazionale Bergbau-Museum, il museo minerario più grande del mondo, che racconta storia e tecnologia delle miniere proponendo anche un avvincente tour simulato in un tunnel di 400 metri.

Ancora sport nella Ruhr

Per gli appassionati di bicicletta vi è la Ciclabile della Ruhr, uno splendido tour (230 km, 4 stelle ADFC) nel verde che segue il fiume Ruhr dalla sorgente, a Winterberg, fino alla confluenza nel Reno, a Duisburg, fra siti industriali, borghi storici e bellezze della natura. Un must-see di Duisburg è il Parco paesaggistico Duisburg-Nord, dove la vecchia ferriera offre spazi per praticare free-climbing sulle torri dei vecchi depositi di coke, seguire corsi d’immersione nell’ex serbatoio del gas, scendere dalla sommità dell’altoforno con la zip-line, cimentarsi nel parco-avventura con passerelle di funi o visitare il parco faunistico.

Chi preferisce la storia più antica, invece, può visitare l’area con il maggior numero di castelli con fossato d’Europa. Un luogo meraviglioso situato fra Colonia e il Parco Nazionale dell’Eifel. Ma anche il Duomo di Aquisgrana e la Cattedrale di Colonia (siti UNESCO), il Parco archeologico di Xanten…

Città di EURO 2024: Lipsia città della musica immortale e del grande sport

Lo stadio di Lipsia, città di EURO 2024, è la RedBull Arena, uno dei gioielli dell’architettura sportiva tedesca e campo di casa del RB Leipzig. Qui si giocheranno la partita dell’Italia il 24 giugno e gli incontri del 18 e 21 giugno e del 2 luglio. Oltre allo SportMuseum con la sua ricchissima collezione di oltre 90.000 cimeli storici (ingresso gratuito), nello Sports Forum, l’area dello stadio, si trova anche una tappa dell’itinerario Sports Route, che presenta Lipsia come “città dello sport” con la storia e lo sviluppo delle varie discipline e i loro luoghi-simbolo, come il primo archivio sportivo tedesco. Il Canoe Park Markkleeberg, invece, è un paradiso per gli appassionati di sport d’acqua bianca. Un impianto fra i più moderni al mondo, paragonabile tecnicamente ai percorsi olimpici di Londra, Tokyo e Sydney.

Leipzig Red Bull Arena from above© GNTB Philipp Kirschner

Lipsia, dove nel 1900 nacque la Federcalcio tedesca, è una città poliedrica e vibrante di vita, musica e cultura. Importante centro fieristico e tecnologico d’avanguardia, si distingue anche per gli oltre 50 musei e prestigiose collezioni quali la Galleria d’arte contemporanea di Villa Herfurth, il Centro d’arte contemporanea nel vecchio cotonificio Spinnerei Leipzig, con 11 gallerie d’arte, un centinaio di atelier, negozi e tipografie, il Museo Grassi, uno dei principali musei d’Europa per il design e le arti applicate, il Museo di Belle Arti con capolavori del XV-XXI secolo e il Museo civico, che include anche una speciale sezione per i bambini, il monumento alla battaglia di Lipsia (1813) e la casa di Schiller.

Leipzig Federal Administrative Court at sunset from above © GNTB Philipp Kirschner

Altro da vedere Lipsia e dintorni

Parlando di musica, l’Opera e l’Orchestra Gewandhaus di Lipsia sono famose in tutto il mondo. Così come i grandi compositori che qui vissero e lavorarono, quali Bach, Grieg, Schumann e Mendelssohn. A tutti loro sono dedicati i tour del Leipzig Music Trail, vari percorsi che collegano i “luoghi” dei più famosi compositori classici di casa qui, tra cui il Museo di Bach, la casa di Mendelssohn, la casa di Schumann e molti altri. Fra le attrazioni più amate dalle famiglie vi sono lo Zoo di Lipsia, uno dei più moderni e famosi del mondo con le sue 6 “regioni” piene di avventure e ben 850 specie animali, e i treni storici a vapore a scartamento ridotto, un ottimo mezzo per visitare la regione dall’Elba alla cima dei Monti Metalliferi in modo originale e divertente.

Nei dintorni di Lipsia si trovano inestimabili tesori d’arte, di natura e di cultura. Dresda, tanto bella da meritarsi l’appellativo di “Firenze dell’Elba”. Ma anche Meissen, la città più antica del Land con la manifattura di finissime porcellane e l’Albrechtsburg, il castello residenziale più antico della Germania, Pillnitz, Moritzburg e altri palazzi da fiaba. Oppure ancora i paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale della Svizzera Sassone, con oltre mille cime di arenaria, e i due siti UNESCO della Sassonia: la Regione mineraria dei Monti Metalliferi, pioniere dell’attività estrattiva per 800 anni, e il Parco Pückler di Bad Muskau , raffinato capolavoro di giardinaggio paesaggistico del XIX secolo.

Un’alternativa ecologica

Ci si può spostare in modo ecologico e gratuito grazie al biglietto integrato frutto dell’accordo tra l’UEFA e l’associazione delle aziende di trasporto tedesche VDV. Chi si reca allo stadio per assistere alle partite può viaggiare in modo ecologico e gratuito sui mezzi pubblici locali delle città ospitanti. Può farlo per 36 ore, dalle 6 del giorno dell’incontro fino alle 18 del giorno successivo.

Ente Nazionale Germanico per il Turismo
Foro Buonaparte 12    
20121 Milano
Invece a proposito di una classifica degli stadi più belli qui in questo articolo potrete leggere quella di qualche anno fa sui migliori stadi inaugurati
tutta da aggiornare con questo articolo!
Stefano Gentili

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