VENEZIA – Tutto è pronto, la kermesse cinematografica più antica del mondo sta per tornare. E allora, quali sono i film destinati a far parlare di sé? Scopriamolo insieme.
Ready. Steady. Go! Ormai ci siamo, da mercoledì 29 agosto, Venezia verrà invasa da miriadi di star del firmamento holliwoodiano, pronte ad attraversare lagune e canali rigorosamente in taxi boat. In altre parole, tra poche ore tornerà la Mostra del Cinema di Venezia, o Venezia 75, vale a dire la più antica kermesse cinematografica del mondo.
Qualche settimana fa vi avevamo raccontato la conferenza stampa di presentazione della Mostra, aggiornandovi riguardo le novità organizzative, dirigenziali e narrative di questa 75′ edizione (cliccate qui per saperne di più). Oggi invece, vogliamo darvi alcune anticipazioni sui film più attesi e provare a elaborare qualche pronostico.
Dalle impressioni della vigilia appare chiaro il tentativo di assecondare sia il pubblico di nicchia (da sempre zoccolo duro del festival del cinema di Venezia) che quello amante della produzione holliwoodiana. Ci sarà infatti un po’ di tutto , dai piccoli lavori sperimentali, ai documentari, dai film d’autore ai potenziali blockbuster della prossima stagione, dai maestri del cinema ai registi debuttanti e sconosciuti.
Venezia poi, rappresenta sempre di più uno sguardo sugli Oscar. Da 6 edizioni infatti chi ha brillato qui ha sempre trionfato a Hollywood e dintorni, trasformando la corsa al Leone d’Oro in un Oscar anticipato, una sorta di corridoio preferenziale verso l’El Dorado. Qualche titolo? Gravity di Cuaron nel 2013, Birdman di Inarritu nel 2015, Il Caso Spotlight nel 2016, e ancora La La Land di Chazelle nel 2017 e La Forma dell’Acqua di Del Toro (quest’anno presidente di Giuria) nel 2018.
E allora, quali sono i film destinati a far parlare di sé a Venezia 75? Scopriamolo insieme. E conoscere, ammirare e assistere ai film.
An Eternity’s Gate, regia di Julian Schnabel con Willem Dafoe
Ebbene si, il progetto del regista e pittore Julian Schnabel (Lo scafandro e la farfalla) sulla vita di Vincent Van Gogh prende finalmente vita e si prepara a regalarci grandi emozioni in quel di Lido.
La pellicola mischia storia, realtà, fantasia, arte e mito di uno dei personaggi più controversi della storia della pittura. Ad interpretare il problematico pittore è il grande Willem Dafoe che, si dice nell’ambiente, abbia sfoderato la performance della carriera. C’è addirittura chi dice, che con An Eternity’s Gate, Dafoe potrebbe finalmente acciuffare quel dannato Oscar che insegue ormai da più di trent’anni. “Questo è un film sulla pittura e un pittore e sulla loro relazione con l’infinito – ha dichiarato qualche settimana fa Schnabel – conterrà quelli che io considero i momenti essenziali della sua vita. Non si tratterà della biografia ufficiale, ma della mia versione. E spero di portare lo spettatore più vicino a lui”.
Roma, regia di Alfonso Cuarón
Un film a cui Cuarón (Gravity, I figli degli uomini, Y Tu Mama Tambien) tiene tantissimo e al quale lavora da diversi anni. Roma è ambientato negli anni ’70 nell’omonimo quartiere di Città del Messico e racconta un anno a dir poco turbolento di una famiglia borghese. La pellicola, girata completamente in bianco e nero, è un ritratto vivo e crudo del conflitto domestico e della gerarchia sociale in un momento molto difficile per tutto il Messico a causa dei disordini politici. “Con Roma ho voluto rendere omaggio alle figure femminili della mia infanzia, il matriarcato ha caratterizzato la mia esistenza” ha raccontato il regista premio Oscar in una recente intervista.
Le peripezie di Sofia (Marina de Tavira), madre di quattro figli senza marito in un periodo paragonabile agli Anni di Piombo italiani, vengono narrate con un’atmosfera profondamente intima, toccante e reale. Insomma, da vedere, e potrebbe fare molta strada nella competizione, Cuarón a Venezia, con l’amico Del Toro alla giuria, è considerato a livello unanime un mostro sacro.
La Favorita, regia di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone e Rachel Weisz
Chi l’ha detto che solo gli uomini bramano il potere? Nel 18′ secolo, Mentre il Regno Unito è in guerra con la Francia, le cugine Abigail Masham (Emma Stone) e Sarah Churchill (Rachel Weisz) sfruttano la situazione politica per diventare la favorita della Regina Anna. Ben presto, gli equilibri di potere tra le tre donne finiranno per influenzare anche i rapporti tra la sovrana e la corte. Un film attesissimo, c’è chi vuole vederlo per non perdersi un’altra grande performance del Premio Oscar Emma Stone (La La Land) e chi per poter capire se Yorgos Lanthimos (The Lobster) è un grande regista o un grande bluff. Si perché finora il cineasta greco ha letteralmente diviso la critica e i fan. C’è chi lo definisce originale e innovativo, chi invece lo attacca per il suo stile grottesco che spesso sfocia nella distopia seriale. “La Favorita” sarà un banco di prova determinante, e potrebbe succedere davvero di tutto!
Vox Lux, regia di Brad Corbet, con Natalie Portman
La musica a Venezia 75 sarà sicuramente una delle tematiche principali. Tra i film più attesi per quanto riguarda questo filone, c’è sicuramente Vox Lux, del giovane regista Brady Corbet (classe 1988) con la Premio Oscar Natalie Portman. La pellicola ha al centro la storia di Celeste (Natalie Portman)nel suo percorso verso la celebrità come cantante che parte però dalle ceneri di una tragedia nazionale. Il film comincerà la narrazione nel 1999 per proseguire lungo un arco complessivo di quindici anni. A scrivere le canzoni originali del film sarà la pop-star Sia. Per Corbet si tratta della seconda opera in carriera; non tutti sono sicurissimi della riuscita, ma se il giovane riuscirà a mantenere le qualità mostrate in “L’infanzia di un Capo” (film rivelazione a Venezia 72, recuperatelo se non l’avete visto) allora ne vedremo delle belle. E poi c’è Natalie…
The Ballad of Buster Scruggs, regia di Joel e Ethan Coen, con Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson e Tom Waits (su Netflix dal 19 novembre)
Altro titolo americano che non ha bisogno di raccomandazioni è “The Ballad of Buster Scruggs”, che segna il ritorno dei fratelli Coen nel genere western. Il film, molto lungo come ha voluto anticipare Barbera, è diviso in 6 capitoli e presenta 6 storie diverse. Nel cast troviamo Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson e Tom Waits.
C’è chi lo da per favoritissimo, non solo per la qualità inarrivabile dello stile dei fratelli Coen, ma anche perché il binomio tra i 2 cineasti e il western è sempre sinonimo di capolavoro, “Non è un paese per vecchi” insegna. I due registi non hanno mancato l’occasione per aggiungere un po’ di humour, il loro marchio di fabbrica: “Ci sono sempre piaciuti i film antologici abbiamo tentato di fare la stessa cosa, sperando di ingaggiare i migliori registi attualmente in circolazione. È stata una grande fortuna che entrambi abbiano accettato di partecipare”. Insomma, cos’altro aggiungere?
The Sister Brothers, regia di Jacques Audiard , con John Reilly, Joaquin Phoenix, Riz Ahmed e Jake Gyllenhaal
Due fratelli, Eli e Charlie Sisters, vengono assoldati per uccidere un chimico che ha rubato al loro capo, e vengono aiutati nella missione da un prospettore. I loro piani però vanno subito in frantumi quando scoprono i veri intenti dell’uomo che vogliono eliminare.
Altro western, stavolta intinto nella commedia nera con tutte le scarpe. The Sister Brothers, ispirato all’omonimo romanzo di Patrick deWitt del 2011, presenta un cast stellare, con un Joaquin Phoenix definito da tutti a suo agio e motivatissimo a rubare la scena, l’astro nascente Riz Ahmed e il sempre più versatile e maturo Jake Gyllenhaal in un mix a dir poco scoppiettante.
Sulla mia pelle, regia di Alessio Cremonini con Alessandro Borghi (su Netflix dal 12 settembre)
Anche se fuori concorso, siamo sicuri che “Sulla mia pelle” sarà sulla bocca di tutti a Venezia nei prossimi giorni. L’emozionante racconto degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi e della settimana che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia, è un film attesissimo che conferma ancora una volta Alessandro Borghi tra i migliori attori italiani in circolazione. Durante la conferenza stampa di presentazione, il Direttore Artistico Barbera lo ha letteralmente esaltato: “Borghi ha dato vita a un’interpretazione totale ed è riuscito a calarsi completamente nel ruolo alla sua maniera”.
Suspiria, regia di Luca Guadagnino, con Dakota Johnson
E’ il film più discusso e più atteso di questa edizione. Ma soprattutto, il più temuto. Perché se il remake di Guadagnino del mitico film di Dario Argento manterrà gli stessi canoni stilistici del film del ’77 potremmo assistere a una fuga di massa dalle sale il giorno della programmazione. Per chi non conoscesse questa pietra miliare del genere horror, Suspiria, diretto da Dario Argento nel 1977 e ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, è il primo capitolo della famosa trilogia delle madri (due i sequel, Inferno, 1980 e La terza madre, 2007).
Insomma, brividi veri! Le foto e il trailer che ritraggono la giovane protagonista Dakota Johnson promettono bene (o male che si voglia) in questo senso La grande domanda è? Riuscirà Guadagnino (Chiamami col tuo nome) ad essere all’altezza del decano dell’horror? Lo scopriremo solo vivendo come diceva qualcuno. Quello che è certo invece è che in giro per il mondo è Suspiria l’argomento caldo di questa edizione della Mostra, a testimonianza non solo dell’iconicità di Argento ma anche del buon lavoro fatto fin qui in carriera da Guadagnino.
A Star is Born, regia di Bradley Cooper, con Lady Gaga e Bradley Cooper
La curiosità, come sempre, non si limita ai film in lizza per i premi. Fuori Concorso c’è un altra opera che potrebbe fare razzia di Oscar in primavera. Stiamo parlando dell’esordio da regista di Bradley Cooper che in “A Star is born”, dirige se stesso e Lady Gaga (vai a vedere che questa si prende pure l’Oscar!) nel terzo remake di “E’ nata una stella”, film del 1937 di William Wellman. Il film sarà presentato in anteprima mondiale a Lido. A Star is born è un vero cult del genere. Nel corso degli anni sono stati girati vari remake della pellicola e a interpretare la parte della pellicola si sono succedute vere icone come Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand. Ora tutte le attenzioni sono sulla reginetta del pop contemporaneo, Lady Gaga. Chi l’ha visto parla di una performance incredibile della cantante, ma c’è anche chi diffida sul progetto. Prima di affidare la regia del film a Bradley Cooper (esordio dietro la macchina da presa) A Star Is Born era stato proposto a Clint Eastwood che dopo qualche mese di riflessioni aveva abdicato. Qualche rischio c’è, ma il cult potrebbe riscapparci!
First Man, regia di Damien Chazelle, con Ryan Gosling
Concludiamo con il film più atteso della stagione per quanto riguarda il cinema holliwoodiano. A Venezia 75 potrebbe infatti aprire un altro Oscar di Damien Chazelle come fu 2 anni fa per La La Land. La pellicola racconta come mai prima d’ora la storia di Neil Armstrong e del suo sbarco sulla luna. La missione Apollo 11 fu senza dubbio una delle più pericolose della storia e portò Armstrong a un sacrificio quasi estremo.
Quello di Chazelle è un lavoro personale, affascinante e originale, piacevolmente sorprendente al confronto con gli altri film epici del nostri tempi, a conferma del grande talento di un regista tra i più importanti del cinema americano di oggi. Per rendere al meglio il regista fa di nuovo squadra con Ryan Gosling (a lui invece la statuetta manca, che sia l’anno buono?) e si concentra sulla figura dell’astronauta nel periodo che va dal 1961 al 1969. Come detto, in America, lo danno già come vincitore annunciato calcolando anche chi c’è dietro al team creativo del progetto. First Man è infatti scritto da un altro vincitore dell’Oscar, Josh Singer (Il Caso Spotlight) ed è tratto dal libro di James R. Hansen
Insomma, Non ci resta che attendere per scoprire a chi spetterà il Leone d’oro del 2018. Vi lasciamo con una gallery delle star presenti sul Red Carpet a Venezia 75, argomento molto sentito tra tutti gli appassionati di cinema, moda e costume.
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